domenica 6 ottobre 2013

30 Storia del cieco e del bastone.

Ma la fede che cos'è?
É forse la virtù di quell'uomo che, avendo capito d'essere un soffio in un forte vento, si affida al vento?
E il vento chi è? Lo si può conoscere prima di affidarsi a lui e alle sue cure, o la fede comporta proprio questo, cioè affidarsi a lui senza conoscerlo!
Si narra a questo proposito la storia di un viandante che, essendo cieco, si affidò alle cure del suo bastone. Il bastone era un buon bastone, di legno pregiato, non troppo rigido, onde potesse acconsentire agli sbalzi del terreno, né troppo flessibile, onde poter reggere il peso del viandante. Con quel bastone, il viandante andava ovunque, senza timori perché bastava appoggiarlo a terra, o muoverlo nello spazio davanti a sé e tutto era già noto.
Accadde però che un giorno il bastone si spezzasse per i troppi anni e per i troppi servizi resi. L'uomo sembrò impazzire, perché era come se gli avessero cavato gli occhi, un'altra volta.
Fu così, disperato e angosciato, che lo trovò un saggio che stava per recarsi al suo eremo, sul monte. La strada, in quel tratto, era particolarmente irta e sassosa e il saggio si fermò per riprendere fiato. Fu lì, seduto accanto al viandante cieco, che il saggio disse: "Confido ogni volta che le mie gambe si abituino alla salita, ma invecchiando, vedo che devo tener conto degli acciacchi e della minor resistenza che anima il mio corpo."
"Che sciocca deduzione!" disse con sprezzo il viandante.
"Forse - disse il saggio - come deduzione è sciocca, ma almeno io l'ho fatta perché, invero, è un poco strano che tu non abbia mai pensato che il tuo bastone prima o poi si sarebbe spezzato o sarebbe rotolato, scivolandoti di mano, in un fosso, senza che tu, per via del tuo difetto, potessi più trovarlo!"
In quel momento, si dice, il viandante capì, capì che non ci si affida a Dio come ad un bastone che ci sorregga per il cammino che vogliamo fare noi, ma è il bastone, o Dio, che guidando il passo, fa sì che anche un cieco veda!!
Commento: Allora non è l'uomo che con la fede si affida a Dio?
Vedete, all'infinita necessità dell'uomo di farsi dio, questa faccenda, nel tempo è realmente apparsa così.
L'uomo ha sottilmente trasferito, col passare del tempo, la sua brama di potere dalla materia allo spirito, cadendo nella stessa stupida gara e nello stesso sciocco inganno, senza comprendere che, come dal principio, egli vuol solo essere dio!
Tutto ciò esula dalla conoscenza e dalla fede e, come si può dire che un figlio non potrà mai nascere da una donna sterile, così si può ben dire che nulla di ciò che l'uomo possa fare, può far risplendere in lui lo slancio del Divino.
Non c'è nessun piccolo dio, l'uomo, che si assoggetterà ai comandi del Dio maggiore, facendosi sgabello dei suoi piedi.
La cosa è totalmente diversa, nulla ha a che fare con sottomissioni mendaci di 'qualcuno' a 'Qualcun Altro', poiché questo è solo il ragionar di una mente che vuol trattare con lo spirito.
L'unica strada alla fede è la conoscenza, poiché davvero solo sciocco sarebbe chi si affidi senza conoscere le mani in cui si mette, ma se ciò è vero, è anche vero che per conoscere ci vuole fede.

Nessun commento:

Posta un commento