domenica 21 novembre 2010

1 Storia del re del cavaliere e del destriero.

C'era una volta un re che aveva un debole cavaliere e un fiero destriero.
Quel re voleva fare di quel cavaliere un buon cavaliere allenandolo su quel cavallo, giacchè il cavallo, pur essendo solo un cavallo, era più furbo, più arguto e meno mal destro del cavaliere.
Affidò allora il cavaliere a quel destriero perchè questi gli trasmigrasse la gloria e la bellezza, la focosità e la forza, l'allegria e la baldanza.
Ma, parve al cavaliere, che il cavallo fosse da domare.
Così passò tutto il tempo concessogli dal re, per far rispettare il passo al cavallo che a stento tratteneva i suoi calci e le sue brame, sognando boschi e radure e corse a perdifiato tra i ranunculi del prato, lungo il fiume.
Giunto che fu il giorno convenuto, il mesto cavaliere si presentò al re, portandosi dietro un destriero stanco ed acciaccato, quasi cieco a forza di guardare i piccoli passi del cavaliere, e con la schiuma alla bocca per il desiderio da mordere insieme alla briglia.
Disse il re: "Chi ha ridotto così il mio cavallo?"
"Io - disse fiero il cavaliere - gli ho insegnato invero come stare al mondo."

Commento: Voi sapete solo domare il cavallo che vi è stato dato, per farlo stare al mondo come reputate sia giusto che un "buon" cavallo, stia.
Sviluppate a volte un odio furente nei confronti del cavallo che guidate, perchè vorreste piegarlo a fare ciò che voi stimate "normale" un cavallo debba fare.
Ma, in verità, il cavallo e il cavaliere sono della stessa stoffa e se il cavaliere tiraneggia il suo destriere, questi lo conduce per campi pericolosi e luoghi impervi, su dirupi scoscesi e spaventosi e tra boschi fitti d'ombre e di paure, pochè non c'è sussulto che scuota il cavallo che non si ripercuota sul cavaliere.

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