martedì 30 novembre 2010

3 Luomo che voleva visitare tutto il mondo

"L'amore, solo l'amore può questo null'altro, esso muove tutto esso solo è.
Ma è una lanterna nascosta nel cuore che trovò un uomo un giorno che si perse per la sua testardaggine in un meandro sconosciuto della terra.
Veniva da lontano quell'uomo e voleva a tutti i costi visitare le terre e i mari e i fiumi e i deserti di tutto il mondo poiché diceva: "Come faccio a morire, che questa è l'unica cosa certa, come farò a morire senza aver conosciuto il mondo?"
Iniziò il suo viaggio assieme a quattro amici.
Il primo presto si stancò, che pesante era il viaggio e sempre a camminare, per poi riposare sotto le stelle o al riparo dalla pioggia sotto le rocce arse o nelle crepe profonde della terra, e ben presto dunque si stancò poiché credeva che tutto fosse più divertente e più bello, diversamente, insomma se l'era immaginato.
Così accadde che il secondo preso da troppo impeto nel seguire il cammino e temendo di non farcela, cadde e si spezzò una gamba, che molto malamente era ruzzolato e si temette anche per la sua vita, tanto che lo si lasciò in un convento di frati, sperduto sopra i monti.
E il terzo era assai arrogante che tutto diceva di conoscere e già di sapere, così che più nulla guardava e sopratutto niente di ciò che stava cercando egli trovava. Tutti eguali in fondo erano i posti e i luoghi, che la verde collina cedeva il passo alla sassosa montagna, e ai ghiacciai perenni e da questi si ridiscendeva al mare e poi da questo a lande deserte di sabbia ma poi di nuovo tutto ricominciava e in fondo agli occhi colmi di quell'uomo gretto e dal cuore chiuso nella sua boriosa sapienza, nulla appariva mai nuovo. Si fermò così costui molto addolorato ma, più che addolorato, direi superbamente sprezzante di tutto ciò che aveva veduto, dicendo: "Davvero non mi era nuovo il mondo, potevo restare dov'ero che dal mio castello pieno di libri tutto potevo sapere e immaginare e forse anche di più e meglio".
Così avvenne che il quarto un giorno mentre mangiava la sua zuppa, dicesse: "Amico, sono tanti anni ormai che vaghiamo ed io non ricordo più perché ho iniziato questo viaggio. A volte quando la notte io non dormo, che da un po' di tempo il sonno mi fa difetto, poiché triste e greve il mio cuore batte nel petto, di notte ti dicevo, me lo chiedo, e invero non so rispondermi se nonché per noia partii quel giorno di tanti anni or sono e, a dire il vero, la noia ancora, e di nuovo mi attanaglia. Dunque voglio tornare dove ero, dove sono nato che tutti mi conoscono e mi sono molto mancati poiché forse non li ho saputi conoscere ed apprezzare".
"Come vuoi tu, mio buon amico, qui ti lascio anche se un po' mi dispiace poiché alla tua cara compagnia ero ormai avvezzo, ma vedi se io devo dirti per che cosa partii io non so spiegare, partii perché il cuore me lo disse e le gambe lo seguirono, e gli occhi e le narici e ogni parte di me, come un bimbo ubbidiente, a quel volere si sottomise. A dire il vero quanto più ci penso sento che non so perché, né cosa mai cercai e se qualcosa cerco; che annoiato io non ero, né nei guai, e che volevo a tutti i costi conoscere il mondo ma non so perché. Quel giorno una voce parlò al mio cuore ed io docilmente la seguii."
"Una voce - chiese l'amico - e cosa disse quella voce?"
"A dire il vero mi pare di ricordare che disse solamente "seguimi e troverai."
"Io non so dirti altro ma il mio stupore è ancora adesso tale che davvero non so se sono sciocco o pazzo. Parto domani all'alba, abbi cura di te mio buon amico io vado e dove e per cosa invero non lo so, ma sento che così deve essere la vita."
Dormì tutta la notte il quinto uomo e al mattino prima del far del sole col suo bagaglio tutto solo partì. Sentì dapprima un gran gelo nel cuore che solo era e nemmeno una parola poteva dire ed udire. Ma presto il suo cuore si scaldò. Di colpo, d'un tratto, tutto ciò che reggeva cadde come una tempesta abbattutasi su di un albero fa cadere ogni foglia e solo il tronco ben robusto resta a terra saldo.
Tutto cadde e l'uomo guardando l'orizzonte disse: "Ho trovato, ho trovato ciò che muove il mondo, questo caldo, questo calore che ho nel cuore."

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